Unione

L’anima parla piano, segue il respiro. Parla dolce, si esprime con il cuore. Per questo mediti. Per questo respiri. Per questo rallenti. Ne hai bisogno. La senti. Dapprima piccola e silenziosa, poi sempre più forte. Fino a esplodere di gioia.

Anima come sei bella! Sei stupenda. Poi lo sai? Sono io!

Sono io e tutto ad un tratto si diventa uno. Tutta ad un tratto l’unione si completa. E ci sei solo tu. Tu in mezzo ad altri tu. Siamo io, tutti uniti. 

L’identità emerge. Ovvio è sempre lì un pò addormentata all’inizio, si stiracchia e si guarda intorno.

Quanto fuori è fuori di me? Tutto è fuori per l’identità.

In principio anche fuori tutto è amore. Comprensione, presenza e amore. Rimani incantato da quanto amore hai intorno, l’anima è ancora giovane. Si fa prendere dall’emozione. Un’emozione divina, ma pur sempre emozione. 

Il mondo va più veloce della tua giovane anima. L’identità corre in aiuto, e ce la fa. Riesce a farsi spazio nel mondo in modo semplice, quasi prepotente e non se ne accorge nemmeno, ma ha dimenticato di avere un’anima.

Il tempo non lo controlli ancora. Ancora non sei così brava. Lo sai che lo puoi fare. Sai che puoi controllare il tempo e darti il tempo e prenderti il tuo tempo. Lo sai e studi. Conosci e impari. Parli e ti raffronti. Solo per concederti quel tempo per imparare come poter vivere senza pensieri nocivi, senza uscire se non per vivere esattamente come è nella tua natura vivere. 

Le risposte ce le hai. Le risposte ce le hai. Devi solo porti la giusta domanda. Respira. Stai sul respiro. Addormenta la mente. Culla il dolore. Entra nel dolore. Ringrazialo. E lascialo andare. Non ti serve. Non ti è mai servito. 

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