Il ritorno

Sono davanti al ritorno delle mie vite passate. 

Il mio istinto mi guida in questa ricerca. 

Vivevo nei boschi, a contatto con la natura. 

Ho attraversato il deserto, il caldo torrido. 

Sono passata lungo un fiume che dava vita, ma disseminava anche morte. 

Ho vissuto in prigione. 

Ho fatto l’elemosina per sopravvivere. 

Parlavo con gli dei.

Pregavo davanti a delle statue. 

Raccoglievo fiori e preparavo offerte. 

Sono morta e sono rinata. 

Sono stata uomo e sono stata donna. 

Sono stata animale, un tempo. 

Ho vissuto in acqua, nuotavo tra le alghe e i pesci. 

Cantavo sugli alberi. 

Mangiavo bacche e vermi. 

Ed ora rivivo tutto questo: rivivo le mie paure passate e presenti. 

Rivivo quello che mi trascino da secoli. 

Paura della gabbia, paura dell’instabilità, paura del tempo che passa e della siccità. Paura di lasciare questo mondo senza aver compiuto la mia missione. Paura di non riconoscermi e non riuscire ad evolvere. Paura di fallire e di perdermi. Paura di non riuscire a lasciare andare. 

Perché sono nata qui? In questo periodo, in questo luogo del mondo, perché ho conosciuto queste persone e sto conducendo questa vita? Cos’ha la vita da dirmi? Cosa sono venuta a fare fino a qui?

Perché sogno il deserto, i boschi, i templi, il mare e il cielo? Perché non sono qui. Perché sono là.

Sono rimasta impigliata da qualche parte. Forse sono morta troppo in fretta. Forse sono rimasta aggrappata ad un’altra vita. O a tutte le altre vite. 

Funziona come con le mie relazioni. Rimango impigliata in qualcosa. 

Decido di rimanerci? Probabile. 

Ti manca qualcosa che avevi? Sì. 

Ma l’hai lasciata andare? Ci ho provato. 

E non riesci a lasciarla andare del tutto? No. 

Perché? Perché ti eri immedesimata in quella cosa. Ti identificava e lasciandola andare hai dovuto lasciare andare parte della tua identità. Ti sentivi pronta, ma poi ti distrai. E la distrazione porta sofferenza. 

Perché non riesci a disciplinarti? Disciplina non vuole dire costrizione. Disciplina è amore costante. 

Perché non riesci ad amarti costantemente? Perché hai paura di affrontare delle cose. Perché ogni giorno hai dubbi. Perché non credi in te stessa e perdi la fiducia che hai, non segui più il tuo istinto e ti lasci trascinare dal corso degli eventi decisi da altri. 

Perché lo fai? Perché non ti fermi? Perché non ti dai pace e decidi di lasciare andare? Puoi farlo, l’hai già fatto e lo farai ancora. Credi in te stessa e confida sul tuo istinto. È quello che ti guida anche adesso.

Mangia, prega, ama. Lascia andare. Canta e danza. Che tu sia in un bosco, in un deserto o in un tempio, porta a termine il tuo compito ed evolviti in questa vita fino a quanto puoi. Riconosci chi sei. Riconosci che siete. E vai avanti così.

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